Non c'è modo di scoprire chi progetta il primo portabiciclette. I primi modelli tendono a offrire mezzi per fissare una ruota: questi possono essere un pezzo di cemento scanalato nel terreno, un pezzo di metallo biforcuto in cui viene spinta una ruota della bicicletta , o una "scala" orizzontale che fornisce posizioni per la ruota anteriore di molte biciclette. Questi non sono molto efficaci, poiché un ladro deve solo staccare la ruota in questione dalla bicicletta per liberare il resto della bicicletta. Inoltre, non offrono molto supporto e una fila di biciclette in questo tipo di cavalletto è suscettibile che tutte vengano ribaltate in un effetto domino. Questi tipi di supporto sono conosciuti come "piegatrici di ruote" tra i ciclisti.

Una versione moderna è nota come " Scaffalatura Sheffield" o "Sheffield stand" dopo la città di Sheffield in Inghilterra, dove questi furono sperimentati. Questi sono costituiti da una spessa barra o tubo di metallo piegato a forma di arco quadrato. La parte superiore è all'incirca all'altezza della barra superiore del telaio della bicicletta, quindi sostiene la bicicletta e consente di fissare il telaio. L'origine degli scaffali è stata quando i cittadini frugali di Sheffield hanno dovuto decidere cosa fare con alcune vecchie tubazioni del gas. I ciclisti locali hanno suggerito l'idea della rastrelliera per biciclette e dopo due semplici curve, e un po' di cemento nel terreno, è nata la rastrelliera. All'epoca questa era una rivoluzione in un mondo di "supporti a punto singolo" che piegavano le ruote e offrivano un piccolo lucchetto capacità di cornici.

Una versione di questo design presenta una seconda barra orizzontale inferiore per supportare le biciclette più piccole (questa versione è anche nota come "supporto A") e sono rivestite per ridurne la superficie durezza e per non graffiare la vernice della bici.

Dal 1984 la città di Toronto ha installato rastrelliere per biciclette su pali e anelli costituiti da un dissuasore in acciaio o da un palo sormontato da un anello di alluminio fuso. Nell'agosto 2006 è diventato pubblicamente noto che questi supporti potevano essere sconfitti facendo leva sull'anello con un due per quattro.